Una nuova minaccia ambientale arriva dalle batterie al litio delle sigarette elettroniche monouso. La tesi è sostenuta da un nuovo studio pubblicato sulla rivista Joule. La ricerca, condotta da scienziati dell’University College London (UCL) e dell’Università di Oxford, con il supporto di The Faraday Institution, mette in luce una crescente minaccia ambientale derivante dalle note e-cig monouso, non progettate per essere ricaricate.
Lo studio ha rivelato che, utilizzando un basso tasso di carica e scarica, le batterie delle sigarette elettroniche monouso mantengono oltre il 90% della capacità per oltre 700 cicli. Questo evidenzia il paradosso di batterie potenzialmente durevoli che vengono regolarmente gettate, finendo per contribuire a una crescente problematica ambientale.
Lo studio mette in luce l’importanza della consapevolezza pubblica sulla tipologia di batterie utilizzate in questi dispositivi e la necessità di smaltirle correttamente. Gli utenti dovrebbero essere informati sulla possibilità di riciclo e riutilizzo delle batterie delle sigarette elettroniche. L’appello si estende anche ai produttori, affinché creino e promuovano ecosistemi di riciclo per le batterie delle e-cig. Inoltre, gli autori invitano a spostarsi verso dispositivi ricaricabili, riducendo così l’impatto ambientale.