Fano diventa per una settimana capitale italiana della Transizione Ecologica. Circonomia, il Festival dell’economia circolare e della transizione ecologica ha scelto Fano, e la cornice di ‘Pesaro 2024’, per aprire la sua nona edizione, cui a maggio seguirà l’appuntamento ormai tradizionale in Piemonte. Il programma prevede un’anteprima serale il 5 marzo, e poi un fitto calendario di eventi dal 7 al 10 marzo. Durante i 5 giorni del Festival si svolgeranno 34 eventi, con oltre 100 relatori tra giornalisti, esperti di ambiente, rappresentanti di associazioni e di imprese, e membri delle istituzioni. Le giornate del Festival ospiteranno inoltre spettacoli, laboratori rivolti a bambini e ragazzi, presentazioni di libri, installazioni artistiche e mostre. In coerenza con i temi trattati, il Festival di Fano compenserà le emissioni climalteranti prodotte nel corso degli eventi contribuendo a progetti di riforestazione e di sviluppo di energie rinnovabili.
Circonomia è un’occasione per conoscere le ultime novità in materia di sostenibilità e per partecipare a un dibattito aperto sul futuro del pianeta. Un appuntamento imperdibile per tutti coloro che vogliono contribuire a costruire insieme un futuro migliore per il pianeta e per le persone.
L’evento è stato presentato in conferenza stampa nella Sala Morganti di Palazzo Malatestiano dall’assessore alla Cultura del comune di Fano, Cora Fattori, da Francesco Ferrante tra i promotori del Festival, da Andrea Angelucci presidente del Circolo culturale Bianchini. Sono intervenuti anche il rettore dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Giorgio Calcagnini, Claudio Avaltroni presidente di Enereco spa, main sponsor dell’evento, Luca Campanelli di Aria Fresca e Marco Rossi, vice direttore della Bcc di Fano, alla presenza delle aziende partner e delle numerose associazioni culturali coinvolte nell’evento.
Circonomia vuole rivolgersi a un pubblico largo e non solo di “addetti ai lavori”, per “mettere in mostra” le idee, le discussioni, le economie, le buone pratiche imprenditoriali e amministrative, i cambiamenti sociali e culturali che hanno in comune l’attenzione al paradigma ecologico, al tema del rapporto tra l’agire umano e la salute degli ecosistemi, e che già stanno trasformando i modi di produrre e di competere nell’economia e gli stili di vita nella società. Si tratta di un Festival diffuso e policentrico, come diffusa e policentrica è l’economia circolare. E ha l’ambizione di collegare strettamente la riflessione sull’economia circolare alla dimensione dello sviluppo locale: per questo si svolge in Piemonte, dove sono nate e hanno avuto successo significative esperienze di economia circolare, dalla chimica verde al modello agroalimentare a “chilometro zero”, e dove si manifesta da anni e con forza crescente una preziosa vocazione di molti territori a coniugare sostenibilità ambientale e dinamismo socio-economico.