La Ue si impegna a vietare l’uso di confezioni in plastica per frutta e verdura, per le mini porzioni di salse e condimenti nei ristoranti, e per i prodotti da toilette in miniatura degli alberghi. La presidenza del Consiglio dell’Ue e i rappresentanti del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio su una proposta di regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio. L’obiettivo è contrastare l’aumento dei rifiuti generati nell’Ue, armonizzando al contempo il mercato interno degli imballaggi e promuovendo l’economia circolare. La proposta, spiega una nota, considera l’intero ciclo di vita degli imballaggi. Stabilisce i requisiti per garantire che gli imballaggi siano sicuri e sostenibili, richiedendo che siano tutti riciclabili e che la presenza di sostanze problematiche sia ridotta al minimo, indicando anche i requisiti di armonizzazione dell’etichettatura per migliorare l’informazione dei consumatori. Rafforza i requisiti per le sostanze presenti negli imballaggi introducendo una restrizione all’immissione sul mercato di imballaggi a contatto con alimenti contenenti sostanze alchiliche per-e polifluorurate (Pfas) al di sopra di determinate soglie. L’accordo raggiunto oggi è provvisorio, in attesa dell’adozione formale da parte di entrambe le istituzioni.
Il testo fissa anche nuovi obiettivi vincolanti di riutilizzo al 2030 e obiettivi indicativi al 2040. Gli obiettivi variano a seconda della tipologia di imballaggi utilizzati dagli operatori: bevande alcoliche e analcoliche (esclusi vino e vini aromatizzati, latte e altre bevande altamente deperibili), imballaggi per il trasporto e la vendita (esclusi gli imballaggi utilizzati per merci pericolose o apparecchiature di grandi dimensioni e gli imballaggi flessibili a diretto contatto con gli alimenti). Anche gli imballaggi in cartone sono generalmente esentati da tali requisiti. L’accordo introduce una deroga generale quinquennale rinnovabile dal raggiungimento degli obiettivi di riutilizzo a condizioni specifiche.
“Il negoziato tra le istituzioni europee sul regolamento imballaggi comincia ad accogliere alcune delle richieste italiane”. Lo dichiara il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, commentando l’accordo tra Consiglio Ue e Parlamento europeo. “Come Italia – precisa il ministro – siamo riusciti ad attenuare l’obbligo di ricorrere al riuso quando non sussistono delle vere motivazioni ambientali, ma confermando un approccio ambizioso nella riduzione dei rifiuti da imballaggio riteniamo che debba essere flessibile, valorizzando maggiormente le esperienze nazionali. C’è ancora da lavorare sui divieti per alcuni imballaggi monouso, la loro portata è stata tuttavia ridotta e circoscritta alla plastica. Il negoziato è ancora in corso, in attesa del testo definitivo, il governo italiano continua a portare avanti con forza la posizione del sistema Paese”.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso commenta: “Il nuovo accordo tra Consiglio UE e Parlamento Europeo sul regolamento sugli imballaggi è un passo nella giusta direzione, che accoglie una serie di indicazioni italiane e che rimuove delle criticità inizialmente presenti nella posizione della Commissione Europea”. “L’impianto iniziale del regolamento – aggiunge – sarebbe stato penalizzante, non solo per l’industria italiana del packaging, ma anche per molte filiere produttive, dall’agroalimentare alla farmaceutica. C’è ancora da lavorare nel negoziato: continueremo a sostenere le nostre aziende affinchè possano operare al meglio e innovare, grazie anche all’eccellenza nel settore del riciclo, che vede l’Italia tra le più avanzate a livello internazionale”.
“La riduzione dal 90 all’80% della differenziata e i target ridotti al 2025 dimostrano che il negoziato tra le Istituzioni europee sul regolamento imballaggi comincia ad accogliere alcune delle richieste del Governo Meloni. Tuttavia, resta per noi inaccettabile il divieto per alcuni imballaggi monouso, come quello per frutta e verdura fresca sotto 1,5 kg”. E’ quanto dichiara il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, il quale auspica che “il Consiglio europeo tenga conto degli sforzi del Parlamento Ue che aveva votato per una maggiore flessibilità nell’attuazione del regolamento, contro il divieto di imballaggi monouso nell’ortofrutta e per l’esclusione del vino e degli spumanti dai target di riutilizzo imposti nella proposta originale della Commissione europea”.