A Gaeta la tavola rotonda tra sindaci di Comuni Bandiera Blu: l’importanza dell’educazione alla sostenibilità

I primi cittadini si confrontano sul ruolo della scuola al Blue Forum 2024 nel percorso di Bandiera Blu: i ragazzi, decisori di domani, protagonisti del cambiamento.
Rosalba Teodosio
Tavola rotonda

Nella cornice di Villa Irlanda a Gaeta, durante il primo giorno del 3° Summit Nazionale sull’Economia del Mare Blue Forum 2024, è stata organizzata la tavola rotonda “Bandiera Blu: il ruolo dell’Educazione”. Moderato dal giornalista Rai Luciano Ghelfi, il dibattito ha visto protagonisti 7 sindaci dell’intera penisola, da nord a sud, primi cittadini di località rivierasche che hanno ottenuto il riconoscimento Bandiera Blu, assegnato agni anno nel mondo dalla FEE (Foundation for Environmental Education), l’organizzazione internazionale riconosciuta dall’UNESCO come leader mondiale nel campo dell’educazione ambientale e dell’educazione allo sviluppo sostenibile.

Dopo i saluti e i ringraziamenti di Cristian Leccese sindaco di Gaeta che ha sottolineato l’importanza del mare e del turismo per la loro località da anni insignita della Bandiera Blu e come questa abbia inciso dal punto di vista ambientale e turistico, ad aprire i lavori è proprio il Presidente della fondazione FEE Italia Claudio Mazza, che ha posto l’accento sulla “necessità di costruire una politica integrata per il mare con misure, anche sul piano strutturale, che incentivino un reale miglioramento in termini di sostenibilità e quindi di competitività dei territori costieri e delle imprese, al fine di dar vita a una effettiva e vantaggiosa economia del mare sostenibile e a rendere competitive le nostre località costiere in ambito turistico anche a livello internazionale”. “Le località Bandiera Blu – ha dichiarato Mazza – sono esempi virtuosi di una corretta politica di gestione del territorio e la Fondazione aiuta i comuni che intendono iniziare il percorso della Bandiera Blu, perché di percorso si parla, a implementare e a migliorare le proprie performance. Fondamentale è il ruolo dell’educazione: occorre iniziare proprio dalla scuola, da quelli che sono giovani cittadini di oggi e che saranno i decisori domani”. Ha proseguito il Presidente Mazza: “I comuni qui presenti possono testimoniare il grande impegno che c’è stato in questo senso. Sono comuni che nelle scuole del loro territorio hanno scelto di adottare Eco-Schools, il programma internazionale della FEE presente in 70 Paesi del mondo con oltre 22 milioni di studenti. La combinazione di teoria e azione attraverso i 7 passi, rendono Eco-Schools uno strumento ideale per la diminuzione dell’impatto ambientale della comunità scolastica e per la diffusione di buone pratiche ambientali tra i giovani, le famiglie, le autorità locali e i diversi rappresentanti della società civile”.

La parola a Claudio Magro, sindaco di Moneglia, in Liguria, comune che insieme a Grado vanta la Bandiera Blu da 34 anni. “Bandiera Blu è un programma che prevede un continuo miglioramento: la FEE ci motiva alzando sempre l’asticella e chiedendo che i miglioramenti siano costanti nel corso del tempo – ha spiegato il primo cittadino -. Negli anni Novanta garantire la sicurezza della balneazione e il salvataggio nelle spiagge libere era impensabile, ora è una richiesta imperativa. Passi avanti sono stati fatti in termini di accessibilità, nell’ambito dell’inquinamento luminoso e anche per quanto riguarda la raccolta differenziata. Un obiettivo che non dipende solo dall’Amministrazione ma anche e soprattutto dai cittadini. E affinché questo accada, i cittadini devono acquisire consapevolezza. I miei 15 anni di sindaco e un po’ di più di Bandiera Blu mi hanno insegnato che è più facile educare alla sostenibilità i ragazzi degli adulti, e che la scuola può svolgere un compito importante. In tanti anni di Bandiera Blu abbiamo visto tanti ragazzi diventare adulti consapevoli”.

Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro – comune che da un anno ha ottenuto il riconoscimento della Bandiera Blu – ha raccontato: “Vengo da una città che paradossalmente non ha una cultura del mare. Non ha una economia del mare. Non ha una storia del mare: ed è tutto da costruire. Una sfida affascinante e una grande opportunità ci viene data dalla Bandiera Blu. Per noi non è un punto di arrivo e di partenza, il parametro sul quale misuriamo tutto, visto che coinvolge l’intera gestione del territorio. Le piste ciclabili, il bikesharing, la costruzione del porto turistico che Catanzaro non ha mai avuto. La Bandiera Blu sta innescando una serie di azioni virtuose. Le nostre scuole Eco-Schools rappresentano uno strumento importante, che intendiamo esportare sull’intero territorio provinciale”.

Christofer De Zotti, sindaco di Jesolo, racconta la difficoltà e l’impegno di un comune che da anni è importante meta turistica, e che passa dai suoi 26.000 abitanti a 5 milioni e mezzo di presenze turistiche da maggio a ottobre. “Parlare di sostenibilità dove si fa turismo di massa non è facile e rischia di fare promesse che non trovano realizzazione. Da anni abbiamo deciso di avere un approccio pragmatico per quanto riguarda la sostenibilità, e di perseguire un miglioramento continuo come ci chiede la Bandiera Blu. Dai primi anni Duemila le Amministrazioni hanno deciso di interfacciarsi con tre grandi strategie mai messe in discussione, al di là dei colori politici: le certificazioni ISOO 9001 e 14001; la Bandiera Blu; il programma Eco Schools. A Jesolo abbiamo oltre 2mila studenti interessati, 12 istituti scolastici con oltre 60 sezioni, scuola pubblica e paritaria, alcune iniziative molto importanti come la Festa dell’Albero, il progetto sulle api, la raccolta dei rifiuti”.

La parola a Carlo Masci, sindaco di Pescara: “Pescara è una città di 120mila abitanti che dà servizio ogni giorno a 300mila persone. Nel 2020 siamo diventati Bandiera Blu perché abbiamo puntato non solo sul nostro mare eccellente, ma su tutti gli aspetti della gestione territoriale, a partire dall’educazione ambientale. Eco-Schools è presente in tutte le nostre scuole. Io vado a consegnare personalmente la Bandiera Verde ai plessi scolastici che si certificano, per segnare un legame tra Amministrazione e territorio. Vedo bambini entusiasti preparatissimi su pale eoliche e differenziata. Quello che dico loro è Insegnate ai vostri genitori cosa significa una città sostenibile. Le resistenze le abbiamo tra gli adulti. Grazie anche a Bandiera Blu e a Eco-Schools grandi miglioramenti sono stati compiuti: la raccolta differenziata è passata dal 42% a più del 52%; le piste ciclabili arrivano a 50 km, più della media nazionale”.

Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova Marche, ha raccontato: “Siamo Bandiera Blu dal 2004 e ci auguriamo di ottenere quest’ano il 21esimo sigillo. Un grande ruolo ha avuto il programma Eco-Schools, con la Bandiera Verde che abbiamo conseguito per 18 volte. A testimonianza di un lavoro molto importante di sensibilizzazione all’interno delle scuole che ci ha permesso di raggiungere obiettivi importanti. Il progetto scolastico vuole essere uno strumento che diamo in amano ai nostri ragazzi per essere protagonisti di un reale cambiamento. Nel corso degli anni, concretamente, abbiamo vissuto dei miglioramenti sensibili sul risparmio energetico e sulla raccolta differenziata perché all’interno delle mura domestiche erano i figli che insegnavano ai genitori le buone pratiche”.

Matilde Celentano, sindaca di Latina, ha spiegato come “Latina sia anche città di mare, avendo le spiagge a 7 km di distanza. Da dieci anni siamo Bandiera Blu, rispettando tutti i parametri richiesti: dalla depurazione delle foci alla depurazione delle acque, fino all’educazione sostenibile grazie alla Bandiera Verde. Eco-Schools per noi è un punto fondamentale, che ci spinge a lavorare in rete con gli stakeholders. Coinvolgiamo anche la nostra municipalizzata, che con i suoi ispettori ambientali va nelle scuole per la formazione dei ragazzi, che si rivelano sempre molto attenti a queste tematiche. E quando un ragazzo decide che bisogna riciclare, state tranquilli che si impegna finché tutta la famiglia segua questa procedura”.

Un confronto ricco e articolato, che la platea del Blue Forum di Gaeta ha apprezzato per la varietà delle esperienze raccontate e l’ampia narrazione sull’importanza dell’educazione ambientale per riscoprire la vocazione marittima dell’Italia. Una carrellata di best practice (dalle spiagge interamente accessibili alla raccolta differenziata spinta) è stata poi fatta dai primi cittadini delle comunità rivierasche chiamati a confrontarsi, mostrando in maniera concreta come due programmi di portata internazionale come Bandiera Blu ed Eco-Schools possano davvero fare la differenza sui territori. E’ partendo da lì che il cambiamento accade.

Rosalba Teodosio
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