Ispra: mancano 824 miliardi all’anno per tutelare la biodiversità

Il Forum per la finanza sostenibile ha messo a punto un paper: "Finanza sostenibile e biodiversità. Una guida per gli operatori" per aumentare la consapevolezza sull'importanza della biodiversità anche dal punto di vista economico e finanziario.
La Redazione

Una nuova ricerca firmata Ispra rivela che ogni giorno nel mondo scompaiono circa 50 specie viventi, un tasso che si stima fino a 1.000 volte superiore a quello di estinzione naturale. Gli ecosistemi necessitano urgentemente di azioni di conservazione e ripristino. risulta di fondamentale importanza riorientare il mercato dei capitali in modo da colmare il gap di risorse per la biodiversità che arriva, secondo i dati, fino a 824 miliardi di dollari all’anno e ridurre gli investimenti con impatto negativo sulla natura. Sono queste le cifre riportate dal Forum per la finanza sostenibile che ha messo a punto un paper: “Finanza sostenibile e biodiversità. Una guida per gli operatori” per aumentare la consapevolezza sull’importanza della biodiversità anche dal punto di vista economico e finanziario, e fornire indicazioni concrete a investitori, banche e compagnie di assicurazione.
I flussi finanziari pubblici e privati associati a ripercussioni negative sull’ambiente, e che quindi è fondamentale riorientare, ammontano a quasi 7.000 miliardi all’anno (Unep). Gli operatori bancari, finanziari e del mercato assicurativo – come sottolinea il paper – possono adottare diversi strumenti, metodologie e approcci per tenere in considerazione la biodiversità. Il paper illustra, anche attraverso esempi concreti, le migliori soluzioni ad oggi disponibili sul mercato: indicatori per analizzare i piani di transizione degli emittenti; esclusioni e disinvestimento per i settori, le aziende e i Paesi con gli impatti più negativi sulla biodiversità; green bond, Sustainability-Linked Bond e Sustainability-Linked Loan per finanziare progetti di conservazione o ripristino degli ecosistemi; certificati legati alla natura e crediti di biodiversità per attestare miglioramenti quantificabili; coperture assicurative ad hoc per mitigare i rischi fisici e di transizione, anche grazie a nature-based solution.

 

 

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