La prima fattoria verticale sotterranea d’Italia è stata inaugurata a Torrita di Siena, in provincia di Siena. Il tunnel, un ex rifugio antiaereo della Seconda Guerra mondiale che si snoda per quasi 200 metri sotto il centro storico, è stato riqualificato e trasformato in uno spazio multifunzionale, che ospita sia la fattoria verticale che un centro di divulgazione sulle tematiche ambientali.
La fattoria verticale, gestita dal Comune toscano, produce ortaggi da frutto e da foglia ed erbe aromatiche, destinate alla mensa comunale e alle famiglie in difficoltà. L’impianto si estende su una superficie di 6 metri quadrati ed è un esempio di alta tecnologia: si sviluppa su box verticali a più livelli illuminati da lampade a led che stimolano la fotosintesi.
Gli ortaggi sono coltivati con l’idroponica, tecnica di coltivazione fuori suolo in cui le piante crescono in una soluzione nutritiva liquida. Questa tecnica consente di ridurre l’uso di pesticidi, fertilizzanti e acqua, e di proteggere le piante dagli sbalzi climatici. Inoltre, garantisce raccolti a ciclo continuo per tutto l’anno. L’utilizzo di tecniche di coltivazione idroponica consente di ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura, mentre la destinazione dei prodotti alla mensa comunale e alle famiglie in difficoltà contribuisce a contrastare lo spreco alimentare e la povertà. Inoltre, la fattoria sarà gestita da volontari appositamente formati nelle tecniche di piantagione e raccolta delle piante e, in caso di problemi, sarà possibile fornire assistenza da remoto in tempo reale, in quanto l’impianto può essere completamente controllato a distanza.
Sebbene ci siano già diverse fattorie verticali all’interno di edifici in Italia, quella di Torrita è un modello di innovazione green che coniuga sostenibilità, efficienza e inclusione sociale ed è la prima sotto terra. Il primo esempio è stato realizzato a Londra nel 2021 in un ex bunker sotterraneo risalente alla Seconda Guerra Mondiale. La fattoria verticale toscana, modello replicabile in altre realtà urbane, rappresenta una significativa opportunità per promuovere un’agricoltura sostenibile e inclusiva.