Turismo accessibile: a San Marino la Conferenza dell’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite

Il Ministro Daniela Santanchè: “L’accessibilità universale e la progettazione inclusiva devono essere i principali approcci per ideare e realizzare interventi che coinvolgono persone, attività, servizi e il territorio nel suo complesso".
La Redazione
Turismo Accessibile Forum San Marino

Due giorni di conferenze, tavole rotonde, incontri bilaterali e panel per promuovere il “turismo per tutti”, due giorni di confronto e dibattiti su quanto il settore del turismo ha fatto o deve ancora fare per garantire alle persone con disabilità il diritto al turismo.

La Repubblica di San Marino, dopo 9 anni dall’ultima volta, ha nuovamente ospitato il 16 e 17 novembre presso il Centro Congressi Kursaal, la Conferenza Internazionale dell’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO): “TOURISM FOR ALL – Advancing accessibility for destinations, companies and people”, offrendo, insieme a Italia e UNWTO, una piattaforma per governi, destinazioni e settore privato dove discutere i modi migliori per dare priorità all’accessibilità in qualsiasi politica o strategia turistica.

Giovedì, i lavori sono stati aperti dai saluti degli organizzatori. Daniela Garnero Santanchè, Ministro italiano del Turismo, ha dichiarato: “L’accessibilità universale e la progettazione inclusiva devono essere i principali approcci utilizzati per ideare, programmare e realizzare interventi che coinvolgono persone, attività, servizi, eventi e il territorio nel suo complesso. Questo rappresenta un principio fondamentale per garantire il diritto di tutti a una vita piena e partecipativa nella propria comunità, ed è un investimento cruciale sia per enti pubblici che privati. Il modello che stiamo cercando di costruire, in termini dicasteriali e di governo, non è solamente erogare dei servizi e migliorarli costantemente, ma in primis cercare di costruire percorsi personali che ruotino attorno ai bisogni e alle caratteristiche specifiche della persona”.

Il Segretario di Stato per il Turismo della Repubblica di San Marino Federico Pedini Amati ha ricordato che “il diritto al turismo è un diritto dell’uomo, come sancisce il Codice Mondiale dell’Etica del Turismo adottato da UNWTO e riconosciuto dalle Nazioni Unite. Sono orgoglioso che certi messaggi partano da San Marino, una scelta che ci spinge a candidarci quale hub internazionale dove discutere tematiche legate all’accessibilità universale del turismo”.

La mattinata del 16 si è aperta con la tavola rotonda ministeriale sul tema “Come può la leadership strategica promuovere risultati concreti in materia di accessibilità?”, a cui hanno preso parte il Segretario di Stato della Repubblica di San Marino Federico Pedini Amati; Celso Sabino de Oliveira, Ministro del Turismo del Brasile; Miran Jang, Vice Ministro della Cultura, dello Sport e del Turismo della Repubblica di Korea; Jan Fluxa, Vice Ministro dello sviluppo della Repubblica Ceca; Umid Shadiev direttore del Comitato per il Turismo dell’Uzbekistan; Peleg Lewi, Ambasciatore e advisor del Ministero degli Esteri e del Turismo di Israele e Valentina Superti, Direttore del Turismo alla Commissione Europea.

Nel pomeriggio due panel tecnici: il primo su trasporti, mobilità e infrastrutture, design, abbattimento delle barriere architettoniche, il secondo sulla garanzia di accesso universale al patrimonio culturale e alle aree naturali protette.

Numerose sono state le esperienze raccontate sul palco: da Martyn Sibley, co-fondatore e CEO di Purple Goat Agency e Disability Horizons ad Andrea Zavoli, professore sammarinese fondatore della onlus Vento in Faccia.

Sempre giovedì, gli standard internazionali di accessibilità come strumenti di orientamento e un approfondimento sul nuovo Centro europeo di risorse per l’accessibilità, AccessibleEU (per promuovere l’attuazione delle politiche e della legislazione dell’UE sull’accessibilità in tutti gli Stati membri dell’UE)  sono stati al centro del confronto tra Jesús Hernández Galán, Direttore, Centro risorse UE sull’accessibilità-AccessibleEU; Igor Stefanovic, Coordinatore tecnico del Dipartimento di etica, cultura e responsabilità sociale dell’UNWTO/Specialista dell’UNWTO per il turismo accessibile e Andrea Zavoli, professore e fondatore della Onlus “Vento in faccia”.

E’ intervenuta l’architetto Katerina Papamichail esperta di accessibilità dell’ENAT (The European Network for Accessible Tourism). A parlare di accesso universale al patrimonio culturale, in particolare religioso, e alle aree naturali protette, di come migliorare il comfort, la sicurezza e la qualità della vita delle persone sono stati Stefano Dominioni, Direttore, Istituto Europeo degli Itinerari Culturali, Consiglio d’Europa; Antonio Caponetto, Capo Dipartimento per le Politiche a favore delle Persone con Disabilità e Consigliere del Ministro per le Disabilità; Dino Angelaccio, Presidente ITRIA – Percorsi Turistici Religiosi Interculturali e Accessibili; Sonia García Fraile, Tecnico della Direzione Accessibilità e Innovazione, Fondazione ONCE e Baptiste Hottekiet, Direttore del Parc naturel du Pays des Collines della Vallonia.

Ad aprire la seconda giornata di lavori, ieri, l’intervento sui quadri legislativi di Gianluca Caramanna, Consigliere del Ministro del Turismo e capogruppo di Fratelli d’Italia nella Commissione Attività produttive della Camera, che ha dichiarato: “Il turismo accessibile contro ogni discriminazione è un tema al centro dell’azione di governo. Un turismo fruibile a tutti anche da persone con disabilità, non solo nella ricettività ma anche nei servizi, nelle visite guidate, nei musei, nella ristorazione e nei trasporti è l’obiettivo che la mia proposta di legge intende raggiungere. Ci tengo poi a sottolineare che la proposta – al momento in discussione in commissione Attività produttive – è stata condivisa da tutte le forze politiche e mi auguro diventi legge quanto prima”.

A seguire si è parlato di inclusione nello sport, nel tempo libero e negli eventi insieme a Briony Brookes, responsabile PR e comunicazione per il turismo di Città del Capo; Thomas Deschamps, Direttore dell’Osservatorio sul turismo sostenibile e accessibile, impegnato nell’organizzazione delle Paralimpiadi di Parigi 2024; Helena Ribeiro, Project Manager Turismo Accessibile del Portogallo; Ignatios Fotiou, Presidente di TOBEA; Riccardo Giuseppe Capo, AD di Mirabilandia, Alberto Dellavalle, Direttore Infrastrutture del Comune di Rimini.

L’ultimo panel della Conferenza è stato incentrato su “Accessibilità come opportunità di business: in che modo apporta benefici all’industria del turismo?” con Ross Calladine di Visit England; Thodoris Tzoumas, sindaco di Skiathos; Tommaso Bertini di Alpitour; Javier Sancho di Hilton Hotels; Beatriz Miguel Díez di ILUNION Hotels; Maurizio Borletti, di San Marino Outlet Experience e Aleksandar Bajic di Curae.me.

La Conferenza Internazionale dell’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite, si è conclusa con la firma e la presentazione del San Marino Action Plan sul Turismo Accessibile, un documento che detterà le line guida per l’adeguamento all’accessibilità di tutti gli stakeholders del comparto turistico, per paesi, destinazioni e attrazioni.

L’agenda prevede l’aumento della consapevolezza delle problematiche sociali ed economiche per creare pari opportunità e costituisce un’opportunità di business per le destinazioni. Si formerà il personale, a partire dai manager e dai decisori. Dovranno essere incentivate l’imprenditorialità e un ecosistema imprenditoriale che offra servizi accessibili, saranno necessari sforzi per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. L’accessibilità deve essere intesa come un’opportunità invece che come una sfida. L’agenda prevede che vengano effettuate ricerche sul comportamento dei visitatori, sui modelli di spesa e sul feedback sui miglioramenti dell’accesso, che si adottino leggi, politiche e standard che migliorino il comfort, la sicurezza e la qualità della vita delle persone e si implementino strategie che garantiscano nuovi flussi di entrate e fidelizzazione dei clienti. Dovranno essere garantiti criteri di accessibilità tra le imprese turistiche che partecipano a gare o a finanziamenti pubblici. Il settore privato dovrà migliorare i prodotti accessibili e allineare gli attori chiave sul marketing, sulle strategie e sulle piattaforme commerciali, diversificando le offerte di accessibilità per consentire a tutti di godere della bellezza del viaggio e innovando nei servizi ricettivi. Particolare importanza deve rivestire l’informazione e la sua pubblicità: gli ospiti dovranno accedere in maniere semplice e chiara all’offerta turistica e alle proposte relative all’accessibilità di mete e strutture.

La Redazione
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