Nasce una nuova certificazione agricola, Diversity Ark: non un semplice marchio, ma un cambio di paradigma degli interventi in campo. L’obiettivo è quello di tutelare la biodiversità senza intaccare la qualità. Creata dagli agronomi Stefano Amadeo e Stefano Zaninotti, Diversity Ark si approccia all’agricoltura con una nuova filosofia, proponendo una visione olistica che mira a tutelare a 360 gradi la biodiversità presente in campo evitando che l’ecosistema venga irreparabilmente alterato dall’intervento dell’uomo. Il nome stesso è una dichiarazione di intenti, come spiegano i due fondatori della certificazione: ”Ark simboleggia un chiaro riferimento all’arca di Noè, il primo esempio positivo di salvaguardia di tutte la specie viventi, uomini e animali, e nel nostro caso anche di piante. Il marchio della certificazione, applicabile in etichetta, riprende proprio questa visione. Perché la vita continui a fare il proprio corso è necessaria la sopravvivenza di tutti, ogni organismo è indispensabile per l’equilibrio e la vita di tutti gli altri”.
Il progetto, registrato presso Euipo e certificato a livello europeo dall’Ente Csqa, nasce dopo anni di studio e di collaborazione con varie aziende agricole e associazioni di produttori. Il progetto intende salvaguardare tutti quegli elementi che si interfacciano con il processo agricolo, dallo stato di benessere dei suoli alla certificazione della biodiversità faunistica dell’appezzamento e della ricchezza di piante. Promuove un approccio scientifico ad analisi e monitoraggi, al fine
di assicurare costanza ai controlli in campo e rigore alle successive analisi sulla base delle quali si fonda l’affidabilità della certificazione. Le analisi si rivolgono a tre aspetti della biodiversità: campionamento del suolo, analisi di insetti e artropodi e analisi della biodiversità floristica. Diversity Ark intende inoltre rinnovare e migliorare l’iter burocratico delle certificazioni snellendo le procedure e la gestione amministrativa, spesso molto problematica e complessa. Le aziende certificate devono rispettare un innovativo disciplinare che, tra i vari aspetti, non consente l’uso di diserbanti e impedisce l’utilizzo di antiparassitari rischiosi per la salute umana.
Diversity Ark è ad oggi l’unica certificazione in Italia che inserisce all’interno dei controlli una sezione speciale per la presenza o meno di plastiche nel terreno, problematica che sempre più affligge l’agricoltura. Un’attenzione meticolosa che porta annualmente alla redazione di una scheda di valutazione della qualità e del grado di naturalità delle aree coltivate, che si basa su 10 indicatori, per determinare lo stato di salute del suolo e delle colture.