Approvato alla Camera il nuovo Dl Ambiente: cosa prevede

Introduce una serie di misure urgenti per migliorare la sostenibilità, semplificare le procedure amministrative e promuovere l'economia circolare.
La Redazione

E’ stato approvato ieri sera in via definitiva dalla Camera il dl Ambiente, che introduce una serie di misure urgenti per migliorare la sostenibilità, semplificare le procedure amministrative e promuovere l’economia circolare.
Uno degli obiettivi principali del decreto è rendere più snelli i processi autorizzativi in materia ambientale. Tra le novità più rilevanti, ci sono le modifiche al Testo Unico Ambiente (D.lgs. 152/2006) che riducono i tempi di valutazione e autorizzazione. Inoltre, viene esteso fino al 2026 l’uso della videoconferenza per le istruttorie tecniche, garantendo maggiore efficienza nei procedimenti.
Per favorire la transizione energetica, il decreto introduce agevolazioni per i progetti legati al fotovoltaico, al solare termodinamico e alle biomasse. I proponenti potranno presentare dichiarazioni sostitutive per semplificare l’iter autorizzativo, accorciando così i tempi necessari per avviare nuovi impianti. Si tratta di un passo decisivo per incentivare l’utilizzo di fonti di energia sostenibili.
Il decreto interviene anche sul tema degli idrocarburi, imponendo limiti più stringenti alle attività di esplorazione e coltivazione. Ad esempio, il limite per tali attività è stato ridotto a 9 miglia dalle coste, garantendo una maggiore protezione degli ecosistemi marini. Allo stesso tempo, vengono previsti meccanismi per incrementare la produzione nazionale di gas naturale, mantenendo prezzi accessibili per le industrie ad alto consumo energetico.
Un altro tema centrale del decreto è l’economia circolare. Vengono introdotte nuove norme per migliorare la gestione dei rifiuti e rafforzare le competenze del Comitato Nazionale Gestori Ambientali. Particolare attenzione è riservata alla “legge Salva Mare”, che punta a incentivare il recupero dei rifiuti sia in mare sia nelle acque interne.
Il decreto dedica ampio spazio alle bonifiche dei siti contaminati, con interventi specifici per aree come Crotone-Cassano-Cerchiara. Sono inoltre previsti stanziamenti e strumenti per rafforzare la lotta al dissesto idrogeologico, potenziando il monitoraggio e la pianificazione degli interventi attraverso la piattaforma nazionale ReNDiS.
Un altro aspetto rilevante è la gestione della crisi idrica. Vengono ampliati i compiti dei Commissari straordinari per garantire la sicurezza delle infrastrutture idriche e migliorare la gestione delle risorse idriche, un tema sempre più pressante per il nostro Paese.
Rafforzamento del Piano Mattei. Durante l’esame in Senato sono state introdotte disposizioni per potenziare gli investimenti previsti dal Piano Mattei, considerato strategico per garantire la sicurezza energetica e promuovere interventi di transizione ecologica.

“L’approvazione del decreto Ambiente è un risultato importante per il Paese, nella direzione di semplificare e razionalizzare settori decisivi per la nostra economia. Voglio ringraziare le strutture del Ministero impegnate nell’elaborazione del testo, tutto il governo e il Parlamento per essere intervenuto in modo costruttivo su un provvedimento che si dimostrerà molto utile al sistema Paese”. Lo dichiara il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto. “La corsia veloce per i progetti strategici sulle rinnovabili, ma anche gli interventi puntuali per l’operatività nel campo delle bonifiche, della risorsa idrica e dell’economia circolare, possono contribuire – conclude Pichetto – a nuove condizioni ambientali ed energetiche, in linea con i nostri obiettivi europei”.

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