Presentato il ventiseiesimo Rapporto Rifiuti Urbani dell’ISPRA

La produzione nazionale di rifiuti, dopo il calo del precedente biennio, si attesta a quasi 29,3 milioni di tonnellate con un incremento dello 0,7%.
La Redazione

E’ stato presentato il 19 dicembre alla presenza del Vice Ministro per l’Ambiente e per la Sicurezza Energetica Vannia Gava il nuovo Rapporto Rifiuti Urbani con i dati relativi all’anno 2023, giunto alla sua ventiseiesima edizione, frutto di una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati da parte del Centro Nazionale dei Rifiuti e dell’Economia Circolare dell’ISPRA, con il contributo delle Agenzie regionali e provinciali per la Protezione dell’Ambiente.
Attraverso un efficace e completo sistema conoscitivo sui rifiuti, si intende fornire un quadro di informazioni oggettivo, puntuale e sempre aggiornato di supporto al legislatore per orientare politiche e interventi adeguati, per monitorarne l’efficacia, introducendo, se necessario, eventuali misure correttive.
Il Rapporto Rifiuti Urbani – Edizione 2024 fornisce i dati, aggiornati all’anno 2023, sulla produzione, la raccolta differenziata, la gestione e l’import/export dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggio, a livello nazionale, regionale e provinciale. Riporta, inoltre, le informazioni sul monitoraggio dell’ISPRA sui costi dei servizi di igiene urbana e sull’applicazione del sistema tariffario.
Infine, presenta una ricognizione dello stato di attuazione della pianificazione territoriale aggiornata all’anno 2023.

Nello scenario economico dello scorso anno, con il Prodotto Interno Lordo in aumento dello 0,7%, la produzione nazionale di rifiuti urbani, dopo il calo del precedente biennio, si attesta a quasi 29,3 milioni di tonnellate con un incremento dello 0,7%. Nei 14 comuni con popolazione residente al di sopra dei 200 mila abitanti, tra 2022 e 2023 si registra una sostanziale stabilità della produzione. E’ quanto emerge dal Rapporto Rifiuti Urbani dell’ISPRA.
Sul fronte della raccolta differenziata, si registra un valore complessivo nazionale del 66,6%, con percentuali del 73,4% al Nord, del 62,3% al Centro e del 58,9% al Sud. Sul podio Bologna, che arriva a quasi al 73%, qualificandosi come la prima città con popolazione superiore ai 200.000 abitanti a superare l’obiettivo del 65%. Nel complesso, quasi il 71% dei comuni italiani ha conseguito una percentuale di raccolta differenziata superiore al 65%. A livello regionale, il Mezzogiorno ha mostrato negli ultimi anni la crescita maggiore della raccolta differenziata, tanto che lo scostamento tra Nord e Sud si è ridotto di 4,5 punti e tra Centro e Sud di 3,8. Tutte le province/città metropolitane raggiungono percentuali di raccolta differenziata superiore al 30%.
Per ciò che riguarda il trattamento e la gestione, la percentuale di riciclaggio dei rifiuti urbani si attesta al 50,8%, in crescita rispetto al precedente anno (49,2%), al di sopra dell’obiettivo del 50% previsto dalla normativa per il 2020 (al 2030 l’obiettivo è ben più ambizioso e pari al 65%). I rifiuti urbani complessivamente smaltiti in discarica rappresentano il 15,8% dei rifiuti urbani prodotti, attestandosi a 4,6 milioni di tonnellate, in calo rispetto ai 5,2 milioni di tonnellate del 2022.

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