Le comunità monastiche cistercensi, fondate sulla Regula Benedicti, rappresentano un modello virtuoso di sostenibilità energetica. La loro storia, organizzazione e visione comunitaria anticipano un nuovo paradigma di comunità energetica, incentrato sugli opifici monastici e sui principi benedettini di Ora, Lege et Labora.
Ispirate dagli insegnamenti della Regola, le Comunità Energetiche Cistercensi (CEC) si distinguono per una forte coesione interna e una visione condivisa, elementi che favoriscono la realizzazione di progetti ad alto impatto sociale. Tra questi, la produzione di energia da impianti fotovoltaici e la sua condivisione con i membri più fragili della comunità, secondo i principi di solidarietà propri delle comunità energetiche.
Dal 1098, anno della fondazione dell’Ordine Cistercense, le attività produttive dei monasteri cenobitici seguono un modello costante, che si riflette anche nel consumo energetico. Questo schema definisce il cosiddetto “Profilo Energetico Cistercense”, caratterizzato da un adattamento dinamico alle stagioni (in base all’irraggiamento solare) e al calendario liturgico (distinzione tra giorni feriali e festivi). Tale profilo costituisce la base per selezionare i partecipanti alla CEC, con l’obiettivo di massimizzare la condivisione dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico del monastero.
Il 13 maggio 2025, in occasione della celebrazione della Madonna di Fatima, nasce ufficialmente la prima Comunità Energetica Cistercense presso il monastero di Guardistallo (PI), denominata “Comunità Energetica Valserena”.
Questa nuova configurazione monastica è dotata di un impianto fotovoltaico da 19,32 kW e coinvolge inizialmente due famiglie e il pozzo del monastero, con l’intenzione di includere a breve altri quattro utenti consumatori.
L’elemento innovativo della CER Valserena risiede nella selezione dei partecipanti: i consumatori vengono scelti in base alla loro capacità di contribuire a un profilo di consumo collettivo ottimale, coerente con le esigenze energetiche del monastero e i vincoli organizzativi dettati dalla Regola benedettina.
Per supportare questa selezione, è stata sviluppata una famiglia di algoritmi, chiamata Regula, fondata sulla previsione ottimale della produzione fotovoltaica e sulla Metodologia Generale PSB (Profilazione, Schedulazione, Bilanciamento). Questo approccio consente di costruire un baseload condiviso ed efficiente tra tutti i partecipanti.
Oltre ai benefici economici garantiti dalla tariffa incentivante, la Comunità Energetica Valserena è in grado di generare crediti di CO₂, che certificano la riduzione reale dell’impronta carbonica. Questi crediti possono essere utilizzati dalle aziende per integrare azioni concrete e verificabili di sostenibilità all’interno dei propri report ESG, contribuendo così al miglioramento della propria reputazione e credibilità ambientale.