Bandiera Blu: con l’incontro tecnico al via la campagna 2026 del programma internazionale della FEE

“Una sfida centrale quella della depurazione, che ancora rimane una criticità in troppi tratti delle nostre coste - ha dichiarato il Presidente della fondazione FEE Italia Claudio Mazza -. Una particolare attenzione va riservata a un’altra criticità: le reti duali".
La Redazione

Al via la campagna Bandiera Blu per l’anno 2026. Come consuetudine, alla fine di ottobre si tiene l’incontro tecnico che segna l’avvio della nuova campagna, con l’invito a partecipare ai Comuni già Bandiera Blu e a tutti quei comuni che hanno iniziato il percorso di sostenibilità impostato al miglioramento continuo del Programma internazionale Bandiera Blu della FEE – Foundation for Environmental Education.

L’incontro tecnico si è svolto la mattinata del 23 ottobre presso la sede della Regione Lazio a Roma, alla presenza di oltre 300 rappresentanti di altrettante Amministrazioni comunali. Sono stati affrontati tutti i temi del Programma e le novità per il 2026. Il focus di approfondimento, in particolare, è stato dedicato quest’anno alla qualità delle acque di balneazione e a tematiche strettamente connesse. Sono intervenute sui temi tre ricercatrici dell’Ispra: Roberta De Angelis, “La gestione delle acque di balneazione tra criticità e aggiornamenti normativi”; Patrizia Borrello, ” La gestione della Posidonia Oceanica spiaggiata nelle aree di balneazione”; Emanuela Spada, “Le proliferazioni algali tra fenomeno e tossicità”.

“Una sfida centrale quella della depurazione, che ancora rimane una criticità in troppi tratti delle nostre coste – ha dichiarato il Presidente della fondazione FEE Italia Claudio Mazza -. Una particolare attenzione va riservata a un’altra criticità: le reti duali. È indispensabile la separazione dei flussi civili da quelli meteorici, indispensabile per ridurre i sovraccarichi nei depuratori e garantire trattamenti efficaci, evitando così sversamenti in mare in occasione di piogge intense. Investire in infrastrutture efficienti e nella manutenzione costante significa tutelare la salute del mare e rafforzare l’immagine del turismo italiano”.

Anche quest’anno i Comuni candidati alla Bandiera Blu 2026 dovranno presentare un Piano di Azione per la Sostenibilità con cui argomentare e documentare le azioni in corso e in programma nel triennio 2025-2028. Il documento sarà redatto secondo un modello predisposto dalla fondazione FEE Italia, che seguirà i Comuni negli anni per l’intero percorso del programma con aggiornamenti, su base annuale, in relazione agli stati di avanzamento. In particolare, la programmazione comunale dovrà integrare in modo trasversale tutte le azioni già pianificate dai diversi settori dell’amministrazione, che contribuiscono al raggiungimento dell’obiettivo finale. Il Piano di Azione, di fatto, accoglie al proprio interno le scelte dell’Amministrazione comunale e le traduce in una strategia locale della sostenibilità.

Anche quest’anno nel Questionario Bandiera Blu 2026 i Comuni sono chiamati a indicare il lavoro svolto o programmato a livello locale sul tema delle comunità energetiche rinnovabili.

Dopo l’incontro tecnico, i Comuni che svolgono il percorso del Programma Bandiera Blu potranno inviare la documentazione necessaria per accedere alla valutazione della Commissione nazionale e internazionale Bandiera Blu. I Comuni che otterranno il riconoscimento internazionale saranno annunciati durante la conferenza di maggio 2026.

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