Proiezioni video, animazioni e anche un “giardino empatico” costituito da vere piante: è possibile ammirarli a ‘Mi prendo cura di me’, una mostra organizzata dall’Istituto italiano di cultura (Iic) di Madrid in occasione della 19esima Giornata del Contemporaneo, manifestazione sostenuta anche dal governo italiano.
L’esposizione è curata da Iole Pellion di Persano di Recontemporary, spazio dedicato alla video arte con sede a Torino, e accoglie opere di cinque artiste e un collettivo italiani. A fungere da filo conduttore del percorso è il tema della sostenibilità ambientale, intesa come obiettivo da raggiungere partendo da un primo, fondamentale, presupposto: il prendersi cura anche di sé e del proprio corpo.
“Quando parliamo di ambiente, spesso pensiamo a qualcosa di esterno rispetto a noi, ma non ci rendiamo conto del fatto che anche noi, con i nostri corpi, siamo parte di ciò”, ha riflettuto Marialuisa Pappalardo, direttrice dell’Iic madrileno, inaugurando la mostra. “Il messaggio che vogliamo trasmettere è proprio questo: curare il nostro corpo ci permette di prenderci cura dell’ambiente e della terra, anche nell’ottica di pensare in termini non individuali ma collettivi”.
Le opere di video arte incluse nella mostra, che rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 21 ottobre, sono di Francesca Lolli, Rä di Martino, Mara Palea, il duo composto da Lorenzo Peluffo e Fortuna De Nardo (in collaborazione con Enrico Turletti ed Eugenio Nicolella), e Megan Stancanelli. È inoltre esposta una scultura (unica opera non di tipo video) di Aurora Paolillo, giovane artista torinese recentemente scomparsa. Pellion di Persano ha spiegato che Aurora “era molto legata alla Spagna e a Madrid” e che era anche poeta. L’inaugurazione di ‘Mi prendo cura di me’ si è conclusa proprio con la lettura di alcuni suoi versi.