Una strada costruita utilizzando materiali riciclati provenienti da scarti di costruzioni e lavori pubblici sulla strada nazionale 3 nel governatorato di Ben Arous.
E’ questo l’obiettivo del progetto pilota RE-MED lanciato ufficialmente in occasione di workshop a Gammarth sul tema: “La Tunisia, la strada verso un’economia circolare sostenibile per una transizione ecologica accelerata”.
Il tratto di strada, che sarà realizzato nell’ambito del progetto RE-MED cofinanziato dall’Unione Europea, è lungo 1,2 chilometri e si compone di 4 sezioni: 3 sezioni che serviranno a testare l’integrazione di uno o più materiali riciclati, e una quarta che sarà una sezione di riferimento costruita utilizzando materiali naturali e non rinnovabili. Questa strada sarà dotata di sensori per monitorare in tempo reale il suo andamento sotto l’effetto del traffico e dei cambiamenti delle condizioni climatiche. L’obiettivo è valutare le nuove strutture stradali e analizzare l’impatto delle variazioni climatiche. Gli obiettivi di questo progetto dimostrano il valore del riciclaggio dei materiali da costruzione e demolizione in un contesto di tensione sul mercato degli aggregati, per creare posti di lavoro locali, ridurre i rischi per la salute e le inondazioni associati alla proliferazione di discariche per materiali da costruzione e lavori pubblici, per ridurre la pressione sul territorio e l’impronta di carbonio e per adattare le strade ai cambiamenti climatici.
Il progetto RE-MED: “Applicazione dell’innovazione per lo sviluppo dell’economia circolare per l’edilizia sostenibile nel Mediterraneo” è un partenariato tra 4 paesi del Mediterraneo (Francia, Italia, Libano e Tunisia) per promuovere l’uso dell’economia circolare nel settore dei rifiuti da costruzione e demolizione.