Helsinki accelera la transizione energetica. La startup Polar Night Energy nel 2022 ha creato un innovativo sistema di accumulo già usato per il teleriscaldamento, lanciando per prima su scala commerciale la cosiddetta batteria di sabbia. Si tratta di una batteria simile a un silos, una vasca d’acciaio, 4 metri per 7, riempita con cento tonnellate di sabbia. Già dall’anno scorso garantisce il teleriscaldamento della cittadina di Kankaanpää, di 13mila abitanti, a 270 chilometri a Nordovest di Helsinki. Le batterie sono innovativi sistemi di accumulo di energia che, come quelli che utilizzano sale fuso o CO2, iniziano a farsi strada anche in Italia in tempi di transizione alle rinnovabili e riduzione della dipendenza dai combustibili fossili.
Nell’impianto finlandese la sabbia – materiale ecologico, non tossico e a portata di mano, anche come semplice materiale di scarto del settore edilizio – diventa batteria dopo essere stata portata a 500-600 gradi mediante riscaldamento resistivo, alimentato da energia elettrica generata da pale eoliche o pannelli solari nei periodi di maggiore abbondanza. Il calore viene successivamente prelevato mediante tubi di acciaio e utilizzato per scaldare case, uffici e anche una piscina. Il sistema, grazie alla capacità isolante della vasca d’acciaio, era stato originariamente pensato per un ciclo stagionale – carica della batteria in estate, utilizzo in inverno – ma, per ragioni di efficienza e convenienza economica, si è poi optato per cicli di ricarica più brevi, da qualche giorno a un paio di settimane. Polar Night Energy, fondata nel 2018, ha base a Tampere, conta otto dipendenti e genera un fatturato di 85mila euro. Ma i piani e le prospettive di crescita sono ambiziosi.
Intanto, grazie a un’alta efficienza, un costo accessibile e la piccola taglia, le batterie al litio sono e resteranno certamente nel breve termine il sistema di accumulo energetico più diffuso. Si stanno però affermando nuovi sistemi, magari meno maneggevoli e pronti nella risposta, ma più adatti a cicli più lunghi di quelli giornalieri, capaci cioè di accumulare energia per periodi prolungati. Uno è appunto la batteria di sabbia, scaldata fino a temperature elevatissime sfruttando l’elettricità delle rinnovabili e poi capace di rilasciare calore per giorni. Accanto a questa, anche le batterie agli ioni di sodio, chiamate anche batterie al sale. Anche l’Italia, peraltro, si sta muovendo in questo campo.