Finanza sostenibile: Papa Francesco incontra i delegati delle istituzioni bancarie

Il Pontefice evidenzia che quando nelle banche l’unico criterio è il profitto ci sono conseguenze negative per l’economia, si rischia la distanza dai territori. C'è la necessità di rimettere i debiti per generare speranza e futuro.
La Redazione

Oggi Papa Francesco ha incontrato le delegazioni di varie istituzioni bancarie italiane, rimarcando l’importanza di una finanza che non si limiti a perseguire il profitto a scapito del benessere delle comunità. La sua riflessione si è concentrata sulle conseguenze negative derivanti da un sistema bancario che ignora i bisogni delle persone, specialmente in un contesto di globalizzazione e distacco sociale. Nel suo richiamo verso una finanza più sostenibile, Francesco ha messo in luce l’importanza di creare sistemi finanziari capaci di sostenere uno sviluppo umano integrale. Le banche, ha affermato, devono promuovere logiche inclusive che favoriscano il benessere collettivo, e non solo il profitto. Investimenti e progetti economici devono avere ricadute reali e positive sulle comunità locali, sostenendo famiglie e occupazione.
“Care amiche, cari amici, gli istituti bancari hanno responsabilità grandi per incoraggiare logiche inclusive e per sostenere un’economia di pace. Il Giubileo alle porte ci ricorda la necessità di rimettere i debiti. È la condizione per generare speranza e futuro nella vita di molta gente, soprattutto dei poveri. Vi incoraggio a seminare fiducia. Non stancatevi di accompagnare e di tenere alto il livello di giustizia sociale”. Queste le parole di Papa Francesco agli istituti bancari.
L’operato della finanza si distacca dai bisogni reali, creando una frattura tra le istituzioni e i territori, lasciando le persone nell’abbandono. Questo porta a una situazione in cui le disuguaglianze sociali si ampliano, e la finanza, intrinsecamente legata all’economia, si rivela incapace di soddisfare il suo scopo originario di servizio alla comunità.
”Così scriveva Don Primo Mazzolari: – ha detto il Papa – Il peso del giorno dev’essere equamente ripartito su tutte le spalle che possono portare. A questa iniziale equità si arriva educando la coscienza, educare la coscienza, a un profondo e delicato senso di responsabilità sociale, così che il sottrarsi al doveroso contributo di opere e di fatiche per il bene comune, venga avvertito una vergogna e giudicato dall’opinione pubblica una disonestà”. “Vi auguro di essere portatori di speranza per molti che si rivolgono a voi cercando di rialzarsi da periodi difficili o per rilanciare la loro attività imprenditoriale”, ha concluso.

La Redazione
Condividi su:
Altro dalla categoria