Grande successo per la terza edizione del Forum “Risorsa Mare” di Civitavecchia

Giorgia Meloni nel suo videomessaggio: "Il Mar Mediterraneo deve diventare hub energetico per l’Europa”. Il Ministro Nello Musumeci: "Risorsa Mare diventa un cantiere di idee per noi legislatori". The European House - Ambrosetti ha presentato il "Libro Blu" con analisi e dati utili a orientare le scelte politiche ed economiche.
La Redazione

Si è conclusa, presso la sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, la terza edizione del Forum Risorsa Mare, appuntamento nazionale ed europeo dedicato alle strategie per lo sviluppo sostenibile e competitivo della risorsa mare. Ad aprire ufficialmente i lavori della prima giornata, giovedì 25 settembre, è stato il Commissario straordinario dell’AdSP MTCS, Raffaele Latrofa, che nel suo intervento di saluto ha sottolineato come «il mare non sia soltanto uno spazio fisico, ma una risorsa strategica per la crescita, la sicurezza e l’identità della nostra Patria». Latrofa ha ringraziato, per aver scelto il porto di Civitavecchia come sede dell’evento, il Ministero per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, promotore dell’iniziativa, e The European House – Ambrosetti, che ha curato il “Libro Blu” con analisi e dati utili a orientare le scelte politiche ed economiche.

In questa edizione è stato confermato l’approccio metodologico utilizzato nelle prime due edizioni, al fine di valorizzare la Risorsa Mare dal punto di vista ambientale, logistico ed economico, puntando su una sempre maggiore convergenza tra le politiche pubbliche e gli investimenti del privato. Oltre al monitoraggio dei progressi di tutte le aree di attività e una review degli asset strategici, d’accordo con il Ministro per le Politiche del mare e con i Partner dell’iniziativa, il Libro Blu di questa edizione si focalizza sul contributo delle «Industrie del Mare» all’attrattività-Paese in chiave economica e geopolitica: industria marittima, subacquea e turismo costiero. L’obiettivo è di rafforzare le ambizioni tracciate per l’Economia del Mare nel “Libro Verde Made in Italy 2030”, presentato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy a ottobre 2024, dove è stata individuata come nuovo dominio economico assieme alla Space Economy.

Forum Risorsa Mare è una “autorevole piattaforma di confronto e analisi nata tre anni fa per valorizzare tutte le componenti dell’economia del mare, uno dei pilastri del nostro sistema industriale e produttivo che questo governo ha voluto mettere al centro delle sue strategie nazionali”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un videomessaggio inviato al Forum. “La geografia ha forgiato la nostra storia e la nostra identità, ci ha regalato un’enorme opportunità: essere al centro di uno spazio marittimo, il Mediterraneo, che proietta la sua rilevanza ben al di là dei suoi confini fisici e politici ed è protagonista delle interconnessioni globali, come cerniera di comunicazione tra l’Atlantico e l’Indo-Pacifico”, ha aggiunto. “Perimetrare il nostro mare con dei limiti fissi credo sia un errore”, ha continuato Meloni. “Oggi si deve parlare di un Mediterraneo globale, come uno spazio che allarga il suo ruolo oltre i suoi confini globali; significa essere consapevoli come italiani delle straordinaria opportunità”, ha aggiunto. “Se riusciremo a fare la differenza su questo fronte, come in tanti altri, dipenderà soprattutto dalla capacità che avremo di fare squadra e unire le forza per la Nazione”, ha detto ancora la premier, ricordando alcuni progetti in corso sul fronte marittimo, quali “lo sviluppo di Imec, che mira a connettere l’India con l’Europa passando per i principali hub logistici del golfo” e “il cavo Blue-Raman, dorsale marittimo di cui sosteniamo l’estensione all’Africa orientale”. Perché il Mar Mediterraneo deve diventare “hub energetico per l’Europa”, ha concluso Meloni.

Il Forum di Civitavecchia ha visto anche la partecipazione, tra gli altri, di numerosi rappresentanti istituzionali: del ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci, promotore dell’iniziativa, del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, del Ministro della Difesa Guido Crosetto, del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, del Ministro del Turismo Daniela Santanchè.

“La crescente centralità del mare nelle Politiche economiche se da un lato premia gli sforzi degli imprenditori dall’altro impone la necessità di far fronte a sfide di grande portata. Dalla conquista della dimensione subacquea alla transizione energetica. Risorsa mare diventa così un cantiere di idee per noi legislatori” ha dichiarato Nello Musumeci, Ministro per le Politiche del mare.

“L’Italia è una nazione unica: i suoi 8.000 chilometri di coste e la posizione al centro del Mediterraneo sono elementi essenziali della nostra identità e un valore aggiunto per la nostra proiezione internazionale” – ha dichiarato il ministro della Difesa Guido Crosetto, collegandosi in videoconferenza dal Forum “Risorsa Mare”. “Il mare rappresenta un pilastro strategico per il futuro del Paese: da esso transita oltre il 90% del commercio globale, il 99% delle comunicazioni digitali e una parte significativa dei corridoi energetici europei”, ha osservato Crosetto.

Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, in un videomessaggio al Forum ha sottolineato come il mare sia un motore di crescita e innovazione, con un valore di 80 miliardi e oltre 1 milione di occupati. Ricorda l’impegno del governo per superare la storica frammentazione, integrando la blue economy nella strategia Made in Italy 2030 accanto a settori strategici come spazio e farmaceutica. Tra le priorità: semplificazione normativa, digitalizzazione, sostegno alla cantieristica e promozione del turismo marittimo.

Daniela Santanché, ministro del Turismo, ha evidenziato la necessità di sviluppare il turismo nautico e i porti turistici italiani. Oggi le marine sono solo 92, concentrate per lo più in quattro regioni, un numero ridotto per un Paese con oltre 8.000 km di coste. Santanché ha richiamato la partnership pubblico-privato per ampliare le infrastrutture, migliorare i servizi e rendere l’Italia più competitiva rispetto a Spagna, Grecia e Croazia. L’obiettivo è puntare sulla qualità e colmare il gap accumulato.

Cristiano Nervi, Direttore del Centro di Supporto e Sperimentazione Navale, Marina Militare e Struttura Operativa del Polo Nazionale della Subacquea – PNS, ha presentato al Forum i risultati dei primi 20 mesi: 18 progetti avviati per 115 milioni di euro, con forte coinvolgimento di PMI e Università. L’obiettivo è colmare gap tecnologici su navigazione, batterie e manipolatori, oggi importati dall’estero. Il Polo punta a internalizzare competenze, creare un ecosistema di oltre 250 operatori e portare in mare i primi dimostratori tecnologici entro il 2026.

Il Comandante Generale, Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, Sergio Liardi, ha invece richiamato la necessità di una governance nazionale unitaria per evitare che i porti italiani restino esclusi dalla competizione globale, evidenziando l’urgenza di infrastrutture per rifornire le navi a carburanti alternativi e sottolineando il tema della burocrazia, con 177 documenti richiesti per un’unica operazione portuale.

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