Francia e Costa Rica organizzano congiuntamente la terza Conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani (UNOC3) a Nizza, dal 9 al 13 giugno 2025. Dieci anni dopo la COP21 e l’Accordo di Parigi, l’UNOC3 si propone di riunire tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite, le agenzie specializzate, la società civile, il settore privato e i donatori internazionali. Il summit raggrupperà circa 100 capi di Stato e 20000 delegati provenienti da tutto il mondo e, a tal proposito, si stanno già valutando i luoghi più adatti ad accogliere un tal numero di partecipanti. Tra le principali proposte emergono il porto di Nizza e l’area ad ovest della città, vicina al Palais Nikaia.
L’UNOC rappresenta un’occasione fondamentale per affrontare concretamente le questioni relative al riscaldamento globale. L’oceano occupa il 70% della superficie terrestre, non solo produce il 50% del fabbisogno umano di ossigeno, assorbe il 25% delle emissioni di anidride carbonica e cattura il 90% del calore aggiuntivo generato da queste emissioni, ma è anche il più grande serbatoio di carbonio, elemento imprescindibile nel combattere gli effetti del cambiamento climatico.
Il tema principale della conferenza è “Accelerare l’azione e mobilitare tutti gli attori per conservare e utilizzare in modo sostenibile l’oceano”. L’evento comprenderà un segmento di apertura, dieci sessioni plenarie, dieci Ocean Action Panel e un segmento di chiusura. Il suo scopo è accelerare azioni urgenti per conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine e identificare modi per supportare l’implementazione dell’SDG 14.
La Conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani si svolgerà nell’arco di 5 giorni, dal 9 al 13 giugno 2025. Ogni mattina si terranno sessioni plenarie in cui gli Stati membri delle Nazioni Unite faranno dichiarazioni sul loro impegno per l’oceano. Ogni pomeriggio si terranno due sequenze di dialogo che riuniranno gli Stati membri, le organizzazioni delle Nazioni Unite e i rappresentanti della società civile (ONG, scienziati, aziende). Questi dialoghi, noti come “Ocean Action Panels”, incoraggeranno l’impegno di vari stakeholder, la creazione di coalizioni e progetti per l’oceano. Consentiranno alla Conferenza di essere un motore di azione proponendo soluzioni concrete con tutti i partecipanti.
Inoltre, il Sindaco di Nizza Christian Estrosi ha presentato la programmazione della sesta edizione della Biennale che parallelamente sarà dedicata alle Arti e all’Oceano, insieme con i co-commissari: Jean-Jacques Aillagon e Hélène Guenin.
L’arte e gli artisti sono parte essenziale della missione affidata al Summit di giugno, ecco perché la programmazione della biennale delle arti 2025 sarà interamente rivolta all’oceano. In risposta al vertice mondiale delle Nazioni Unite, il suo scopo è toccare le menti e i cuori di tutti, dai residenti della Métropole ai visitatori di tutto il mondo, per contribuire a risvegliare le coscienze e a persuadere che il futuro dell’oceano dipende da noi. Da aprile a ottobre 2025, la 6a edizione della Biennale di Nizza intitolata “La mer autour de nous” (Il mare intorno a noi) proporrà una programmazione ambiziosa che esplorerà diverse sfaccettature del nostro rapporto con l’oceano con un’odissea artistica e culturale attraverso i tempi e le immaginazioni collettive.
Questo il Messaggio del Presidente Emmanuel Macron per l’atteso evento:
“Proteggere gli oceani significa proteggere un immenso pozzo di carbonio e riserve di biodiversità inimmaginabili. Significa anche dare speranza a tutti coloro le cui vite dipendono dai nostri oceani e a coloro che dovranno affrontare l’innalzamento dei livelli del mare. Significa reinventare insieme l’economia blu, perché non bisogna mai dimenticare che il mare è prima di tutto fonte di reddito, lavoro, cibo e innovazione per i popoli di tutto il mondo.
Nel 2015, siamo riusciti a inscrivere questa ambizione in un quadro universale delle Nazioni Unite grazie all’Accordo di Parigi sul clima. Nel 2025, sulla stessa falsariga, la conferenza di Nizza sarà fondamentale per la governance degli oceani. Gli Accordi di Nizza sugli oceani forniranno un quadro in cui la comunità scientifica si riunirà per informare e guidare l’azione per il clima dei Capi di Stato e di Governo, come nel caso dell’IPCC. La Conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani dovrebbe diventare il forum in cui gli Stati e il settore privato possono investire insieme per reinventare l’economia oceanica. Infine, la Conferenza sugli oceani dovrebbe diventare un forum di solidarietà, in cui aiutiamo i paesi in via di sviluppo ad adattarsi alla nuova economia blu e alla lotta contro la pesca illegale, e un forum in cui aiutiamo i governi locali ad adattarsi all’innalzamento dei livelli del mare.
Ci auguriamo di incontrarvi a Nizza nel 2025 per una conferenza decisamente incentrata sull’azione”.