Chiude la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico: 8.500 visitatori e 150 espositori

Ben 151mila le visualizzazioni sulla pagina Facebook solo nei giorni della Bmta 2023, più di 20mila le visite ai profili e oltre 3mila le interazioni sui social ufficiali.
La Redazione

Si chiude con oltre 8.500 visitatori e 150 espositori il più grande Salone Espositivo al mondo dedicato al patrimonio archeologico che ha visto la partecipazione di istituzioni, Enti, Paesi Esteri, Regioni, organizzazioni di categoria, associazioni professionali e culturali, Aziende e Consorzi Turistici, 15 territori regionali rappresentati (Regioni Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli-Venezia Giulia con Fondazione Aquileia, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Siciliana, Toscana, Umbria con Secret Perugia, Valle d’Aosta, Roma Capitale con il Municipio X, Provincia di Trento, Visit Brescia), 18 Paesi esteri (per la prima volta il Vaticano con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, Cipro, Colombia, Corea del Sud, Cuba, Estonia, Grecia, Guatemala, Iran, Malta, Perù, Repubblica Slovacca, Serbia, Siria, Slovenia, Spagna, Sudafrica, Tunisia), il ministero della Cultura con 500 mq e il ministero degli Esteri con l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. Sono state ben 151mila le visualizzazioni sulla pagina Facebook solo nei giorni della Bmta 2023, più di 20mila le visite ai profili e oltre 3mila le interazioni sui social ufficiali.
Sono solo alcuni numeri della XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, che si è svolta a Paestum da giovedì 2 a domenica 5
novembre. La Bmta, unico appuntamento al mondo del suo genere, ha trovato la sua migliore realizzazione dal 2021 nella location del Tabacchificio Cafasso, l’attuale Next, sito di archeologia industriale. Anche nel 2023 si è discusso di fruizione, gestione, valorizzazione del patrimonio archeologico e promozione del segmento archeologico del turismo culturale per il business professionale, gli operatori turistici e culturali del pubblico e del privato, i viaggiatori, il mondo scolastico e universitario, i media.
Particolare attenzione è stata data alla congiuntura attuale, allo scenario internazionale, al confronto sui temi di discussione più stringenti quali le opportunità dei fondi europei per valorizzare il patrimonio culturale, migliorare l’attrattività delle destinazioni turistiche e rafforzare la competitività delle imprese, il ruolo dei Musei per il dialogo interculturale, l’archeologia e il patrimonio come strumento di cooperazione culturale internazionale.
Numerose sono state le iniziative all’interno del programma: 150 tra conferenze e incontri e 600 relatori; 30 buyer tra tour operator europei selezionati dall’Enit (provenienti da Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Spagna, Svizzera) e nazionali di ArcheoIncoming presenti al workshop di sabato 4 novembre che ha inteso sviluppare la domanda turistica di prossimità europea e nazionale da parte dei tour operator specialisti.

La Redazione
Condividi su:
Altro dalla categoria