Annunciate le Bandiere Blu 2025: premiati 246 Comuni e 84 approdi turistici

Claudio Mazza, presidente della Fondazione: "Quest'anno abbiamo chiesto alle Amministrazioni comunali di redigere e presentare un Piano di Azione per la Sostenibilità, con le attività realizzate e programmate nel triennio 2025-2027".
La Redazione

Le Bandiere Blu 2025 sono state assegnate dalla Foundation for Environmental Education (FEE) ai Comuni rivieraschi e agli approdi turistici e annunciate questa mattina alla presenza dei sindaci, nel corso della cerimonia di premiazione che si è svolta a Roma presso la sede del CNR. È intervenuto il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare Nello Musumeci.

Nella fase di valutazione portata avanti dalla Commissione secondo un rigido schema procedurale, hanno dato il loro contributo diversi Enti Istituzionali tra i quali il Ministero del Turismo; il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste; il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; l’Istituto Superiore di Sanità; la Federazione nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici; il Consiglio Nazionale delle Ricerche; università quali l’Università della Tuscia- Laboratorio di Ecologia Marina e l’Università per Stranieri di Perugia; nonché organismi privati quali i Sindacati Balneari (SIB-Confcommercio – FIBA – Confesercenti).

La successiva approvazione da parte della Giuria internazionale ha portato al raggiungimento del risultato finale.

246 località rivierasche e 84 approdi turistici potranno fregiarsi del riconoscimento Bandiera Blu 2025.      

246 Comuni italiani, per complessive 487 spiagge, corrispondono a circa l’11,5% delle spiagge premiate a livello mondiale.

Nel corso della manifestazione sono state premiate quelle località le cui acque di balneazione sono risultate eccellenti negli ultimi 4 anni, come stabilito dai risultati delle analisi che, nel corso degli ultimi quattro anni, le ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente) hanno effettuato nell’ambito del Programma Nazionale di monitoraggio, condotto dal Ministero della Salute.

I Comuni hanno potuto presentare direttamente tali risultati, in quanto c’è piena corrispondenza tra quanto richiesto dalla FEE e quanto effettuato dalle ARPA, in termini di numero di campionamenti e di indicatori microbiologici misurati.

I 32 criteri del Programma vengono aggiornati periodicamente in modo tale da spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell’ambiente.

Grande rilievo viene dato alla gestione del territorio messa in atto dalle Amministrazioni comunali. Tra gli indicatori considerati ci sono: l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la percentuale di allacci fognari; la gestione dei rifiuti; l’accessibilità; la sicurezza dei bagnanti; la cura dell’arredo urbano e delle spiagge; la mobilità sostenibile; l’educazione ambientale; la valorizzazione delle aree naturalistiche; le iniziative promosse dalle Amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo. Non bisogna inoltre dimenticare l’azione di sensibilizzazione intrapresa affinché i Comuni portino avanti un processo di certificazione delle loro attività istituzionali e delle strutture turistiche che insistono sul loro territorio.

Anche quest’anno registriamo un incremento dei Comuni che hanno ottenuto il riconoscimento della Bandiera Blu, 246 con 15 nuovi ingressi – ha dichiarato Claudio Mazza, presidente della Fondazione FEE Italia -.  Quest’anno abbiamo chiesto alle Amministrazioni comunali di redigere e presentare un Piano di Azione per la Sostenibilità, con le attività realizzate e programmate nel triennio 2025-2027. Uno strumento che seguirà il Comune in tutto il suo percorso di Bandiera Blu, aiutandolo ad avere una visione unitaria rispetto agli interventi da compiere e a mantenere la rotta sull’impostazione al miglioramento continuo. Ne è derivata una programmazione seria e strutturata, regione per regione, comune per comune. Il soggetto cardine del Piano per la Sostenibilità, così come per tutto il percorso della Bandiera Blu, è la comunità nel suo insieme con l’obiettivo di rispondere alle sfide ambientali globali, rafforzando il proprio impegno nella tutela dell’ambiente, nella lotta al cambiamento climatico e nel miglioramento della qualità della vita per cittadini e turisti” – conclude Mazza.

Il mare è in uno stato patologico che deve interessare non solo il governo nazionale ma anche gli amministratori comunali, provinciali e regionali – ha dichiarato il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci -. Laddove il mare è presente, ogni sindaco si preoccupa di poterne trarre la massima utilità, perché il mare è anche una risorsa preziosa dal punto di vista economico. Sono contento di aver potuto portare il saluto del Presidente del Consiglio e il mio personale a questa importante assise. A tutti voi l’apprezzamento e il compiacimento per aver conquistato o saputo mantenere la Bandiera Blu. Dopotutto, gli amministratori, a partire dai sindaci, nel loro esercizio compiono fondamentalmente un atto d’amore, e questo atto d’amore va riconosciuto e va ricompensato”.

Quest’anno tutti i Comuni che hanno intrapreso il percorso della Bandiera Blu hanno dovuto presentare il Piano di Azione per la Sostenibilità (Action Plan) da realizzare e monitorare per i successivi tre anni. Attraverso la redazione dell’Action Plan, le Amministrazioni hanno argomentato e documentato le azioni in corso e in programma nel triennio 2025-2027. I comuni hanno avuto modo di presentare tutte le misure che verranno adottate o che sono già state adottate al 2024, necessarie a contrastare l’attuale surriscaldamento globale e il cambiamento climatico in atto, così come indicato dall’Unione europea e dall’Agenda 2030. La FEE Italia ha inteso infatti affrontare, per la prima volta in modo esplicito ed unitario, il tema dell’adattamento della città ai cambiamenti climatici e, a tal fine, la programmazione comunale ha dovuto integrare in modo trasversale tutte le azioni già pianificate dai diversi settori, e che hanno un diretto collegamento con il raggiungimento dell’obiettivo finale.

Gli obiettivi individuati per il triennio 2025-27, sono cinque: Mobilità sostenibile; Città e comunità sostenibili; Vita sulla terra; Vita sott’acqua; Lotta contro il Cambiamento climatico.

Il Piano d’azione accompagnerà il processo di transizione per tutta la sua durata con aggiornamenti, su base annuale, in relazione agli stati di avanzamento, con target specifici e attività di monitoraggio con cui seguire il processo di attuazione delle misure previste.

Il progetto Bandiera Blu – Pesca e Ambiente sviluppato in questi anni con la collaborazione della Direzione Generale della Pesca del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste è riuscito con ottimi risultati a sensibilizzare il mondo della pesca alle tematiche ambientali e alla valorizzazione delle tradizioni locali ad esso legate.

Gli 84 approdi premiati dimostrano che la portualità turistica ha consolidato le scelte di sostenibilità intraprese, rispondendo ai requisiti previsti per l’assegnazione internazionale, garantendo la qualità e la quantità dei servizi erogati nella piena compatibilità ambientale.

 Analizzando i risultati ottenuti in questa edizione, si nota un trend di crescita delle località Bandiera Blu rispetto al precedente anno.

Sono 246 i Comuni che hanno ottenuto il riconoscimento, 10 in più rispetto ai 246 dello scorso anno: 15 sono i nuovi ingressi, 5 i Comuni non confermati.

In particolare, la Liguria perde una Bandiera e ottiene 33 località; la Puglia sale a 27 riconoscimenti con 3 nuovi ingressi. Segue con 23 Bandiere Blu la Calabria con tre nuovi ingressi. Sono sempre 20 le Bandiere Blu per la Campania, che perde una località ma segna un nuovo ingresso. Con un nuovo riconoscimento, anche le Marche ricevono 20 Bandiere Blu, sale a 19 la Toscana che conquista un Comune. La Sardegna ottiene 16 località con un nuovo riconoscimento, così come l’Abruzzo che con una new entry sale a 16 Bandiere Blu. La Sicilia conferma 14 Bandiere con due uscite e due nuovi ingressi. Il Trentino Alto Adige conferma i suoi 12 Comuni, il Lazio sale a 11 con una nuova località. L’Emilia Romagna vede premiate 10 località grazie a un nuovo ingresso, mentre sono riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località, il Piemonte scende a 4 con un’uscita. La Lombardia conferma 3 Comuni, il Friuli Venezia Giulia mantiene le 2 Bandiere dell’anno precedente, come il Molise che resta a 2.

Complessivamente, quest’anno le Bandiere Blu sui laghi scendono a 22, con un comune lacustre che non riconferma il riconoscimento.

 Ricordiamo quali sono i criteri, imperativi e guida, per l’assegnazione della Bandiera Blu:

  • assoluta validità delle acque di balneazione secondo regole più restrittive di quelle previste dalla normativa nazionale sulla balneazione (solo quelle classificate come “eccellenti” negli ultimi quattro anni);
  • regolari campionamenti delle acque effettuati nel corso della stagione estiva

Tali criteri sono imperativi e solo se rispettati si può accedere alle successive valutazioni;

  • efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete fognaria allacciata almeno all’80% su tutto il territorio comunale;
  • raccolta differenziata, corretta gestione dei rifiuti pericolosi;
  • vaste aree pedonali, piste ciclabili, arredo urbano curato, aree verdi;
  • spiagge dotate di tutti i servizi e di personale addetto al salvamento, accessibilità per tutti (abbattimento delle barriere architettoniche);
  • ampio spazio dedicato ai corsi d’educazione ambientale, rivolti in particolare alle scuole ed ai giovani, ai turisti e residenti;
  • diffusione dell’informazione su Bandiera Blu, pubblicazione dei dati sulle acque di balneazione;
  • strutture alberghiere, servizi d’utilità pubblica sanitaria, informazioni turistiche, segnaletica aggiornata;
  • certificazione ambientale e/o delle procedure delle attività istituzionali e delle strutture turistiche presenti sul territorio comunale;
  • presenza d’attività di pesca ben inserita nel contesto della località marina.

 

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